
Digitalizzazione delle imprese, questo il futuro che ti aspetta
Giunta alla sua terza edizione, la Biennale Innovazione 2017 si conclude anche quest’anno lasciando in noi tutti uno spunto di riflessione sul futuro dell’economia manifatturiera Italiana.
Sempre più PMI stanno investendo sulle nuove tecnologie, comportando la nascita di nuovi modelli di business 4.0. Il giro d’affari legato alla quarta rivoluzione industriale, nel solo 2016, è cresciuto del 25% e si stima che la sua crescita continuerà ancora.
Prima di analizzare rischi e benefici della digitalizzazione delle imprese, facciamo un passo indietro.
Cos’è la digitalizzazione?
Essenzialmente è la trasformazione di tutto ciò che in origine era cartaceo, audio o video, in formato digitale. Una sorta di traduzione delle informazioni nel “linguaggio del computer”.
Tale processo è sempre più utilizzato poiché permette di conservare e trasmettere efficacemente svariate tipologie di documenti.
Perché digitalizzare i documenti?
Scrivanie ed archivi aziendali pieni di scartoffie; a volte trovare un vecchio documento può diventare una sfida ardua, come altresì lo può essere la trasmissione di informazioni interne ed esterne all’azienda. Con la digitalizzazione delle PMI quello che si è andato a fare è stata proprio la scongiura di queste “insidie” lavorative.
Sostituire la carta con documenti digitali significa avere la possibilità di disporre di informazioni in modo strutturato ed accessibile da qualsiasi postazione di lavoro desiderata. La conversione informatica comporta:
- efficace e rapida trasmissione delle informazioni;
- accesso remoto ai dati in qualsiasi momento;
- protezione dei documenti;
- tracciabilità delle operazioni;
- risparmio sugli spazi fisici.
Mettendo sul piano delle valutazioni anche i rischi, i principali sono legati alle minacce informatiche e alla possibile perdita di dati. Pericoli, questi, facilmente gestibili concordando anticipatamente con il gestore del software misure di sicurezza efficaci e back-up (salvataggio dati) giornaliero.
Finanziamenti per la digitalizzazione delle PMI
Nazione e regioni Italiane per incentivare lo sviluppo economico e tecnologico aprono soventemente interessanti bandi di erogazione contributi.
Nel 2017 il Ministero ha stabilito un contributo di 100 milioni di euro a favore della digitalizzazione dei processi aziendali. L’intervento è finalizzato a sostenere tramite Voucher del valore massimo di 10.000 euro, l’acquisto di software, hardware o servizi che consentano:
- il miglioramento dell’efficienza aziendale;
- la modernizzazione dell’organizzazione del lavoro, tale da favorire l’utilizzo di strumenti tecnologici e forme di flessibilità, tra cui il telelavoro:
- lo sviluppo di soluzioni di e-commerce;
- la connettività a banda larga e ultralarga;
- il collegamento alla rete internet mediante la tecnologia satellitare;
- la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese;
Per saperne di più clicca il link: https://www.voucher-digitalizzazione.it
Questo e molti altri ancora, vai sul sito del ministero o della tua regione e premi la voce “bandi”.
PMI e digitalizzazione, come iniziare
Le piccole e medie imprese che hanno intenzione di digitalizzarsi devono tenere innanzitutto in considerazione 3 fattori:
1) La Semplicità
Se non si dispone di una persona formata e non si ha possibilità di istruirla in breve termine, il consiglio è quello di adottare software di digitalizzazione semplici ed intuitivi.
2) Affidabilità
Indecisi nel marasma delle proposte del mercato, scegliete quella che offre più opzioni di protezione dei contenuti. Dati protetti, aziende protette.
3) Convenienza
Ridurre i costi e le spese. Un software di digitalizzazione con un buon rapporto qualità prezzo sarà certamente in grado di aiutare le PMI nella gestione dei costi. Un piccolo investimento iniziale che si tramuterà in un grande risparmio nel futuro.
In generale, il livello di conoscenza sull’industria 4.0 è in aumento, e in Italia ogni azienda sta adottando, per media, circa 3 applicazioni. Segno del rinnovamento produttivo italiano e della maggiore sensibilità nel formare personale competente sul tema.
Dal 24 al 26 ottobre, a SMAU, Milano, numerose imprese italiane racconteranno la loro storia. Ci parleranno di come la maggiore consapevolezza sul settore 4.0 li abbia portati a “trasformarsi digitalmente”, di come l’Italia stia rinnovando la sua tradizione manifatturiera e al saper fare made in Italy si unisca il progresso tecnologico.
In azienda, la modernità incontra e viene supervisionata dall’attento occhio dell’esperto.. i tempi sono maturi e gli imprenditori sanno che tale passaggio è inevitabile e da farsi e consolidarsi quanto prima possibile.
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