
Consumatori, la vera tutela del Made in Italy
Negli ultimi anni il mercato è cambiato molto, l’attenzione si è spostata da un’economia di offerta ad un’economia di domanda. Oggi, siamo noi consumatori, non più l’impresa, al centro dell’intero sistema economico.
Dotati di sempre più consapevolezza e educazione al consumo, prima di procedere con qualsiasi processo d’acquisto raccogliamo informazioni, facciamo confronti e valutiamo razionalmente ogni bene, ecco perché una banale campagna marketing tradizionale non ci fa più effetto, non ci induce più al bisogno di qualcosa di cui forse non abbiamo nemmeno necessità. Serve comunicazione, non persuasione, vogliamo sentirci tutelati dall’azienda e non trattati come galline dalle uova d’oro.
Nell’era 2.0 quello di cui abbiamo bisogno è una comunicazione bidirezionale con l’azienda.
Un tale tipo di rapporto porterà vantaggio ad ambedue le parti, una community di consumatori attivi permette, infatti, al produttore di creare valore attorno alla propria azienda ed evolvere il proprio prodotto, altresì permetterà a noi acquirenti di informarci, scambiarci opinioni e suggerimenti che ci consentiranno di fare acquisti quanto più consapevoli e soddisfacenti.
Un consumatore soddisfatto è di per se una grande grande risorsa per l’economia, se appagati dall’acquisto e dall’utilizzo di un prodotto sicuramente lo consiglieremo ad altri indirizzando così anche le loro scelte di consumo verso un determinato bene. Con le nostre decisioni ed i nostri acquisti possiamo determinare il successo o l’insuccesso non solamente di un prodotto, ma di un brand intero.
Oggigiorno però, l’entrata di nuovi attori, la maggior parte esteri, in mercato sta rendendo sempre più difficile la scelta dell’azienda a cui affidarsi per compiere i nostri acquisti, quindi molto spesso finiamo per acquistare prodotti che pur richiamando l’italianità di Italiano hanno veramente molto poco. Le imitazioni e le contraffazioni non si trovano più solamente nelle spiagge d’estate, sono ovunque, mimetizzate tra gli scaffali dei negozi con prezzi vantaggiosi e grafiche accattivanti ci strizzano l’occhiolino e ci invitano all’acquisto.
Un’efficiente comunicazione, veloce ed immediata, che mira al dialogo e alla condivisione di valori ed esperienze rappresenta la chiave di svolta per debellare questo fenomeno, dannoso sia per la nostra salute sia per l’economia italiana. Se informati e legati affettivamente al brand difficilmente ci lasceremo abbindolare da false promesse di italianità. Conoscere la storia di un marchio, capirne e condividerne gli intenti ideologici ed etici, è la più grande motivazione d’acquisto. Ecco perché dovremmo chiedere alle aziende di investire sull’adozione di strumenti adeguati e di facile utilizzo che permettano a noi consumatori di avere quante più informazioni su un determinato bene o brand prima ancora dell’acquisto.
Un consumatore adeguatamente informato e valorizzato è un consumatore soddisfatto, e la soddisfazione è l’arma più potente contro quei prodotti “tarocchi” che danneggiano la nostra salute e la nostra economia.
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